E tu che dea sei?

E tu che dea sei?

Quando mi viene richiesto un intervento per cercare il proprio stile personale, sia che abbia davanti una donna o un uomo, pongo sempre domande relative ai propri #archetipi.

Archetipo, che vuol dire qualcosa di antico che si è sedimentato nel nostro io più profondo, e anche inconsciamente ci detta le scelte di vita (dai valori più alti fino a…si, all’abbigliamento).

Certo, il mio studio e i miei consigli non sono sicuramente quelli di una stylist; non mi attengo alle regole “della moda” in senso stretto, non creo un outfit a mio piacimento, ma passo in rassegna ogni aspetto della persona per far uscire quella parte che è rimasta relegata e nascosta, e rende gli outfit spesso banali e privi di personalità.

Lo studio intrapreso sugli archetipi, riguardo alle donne (ho iniziato da qui, sarà perché appartengo a questo emisfero), mi ha portato alla scoperta del mondo delle dee. Vi sembrerà pazzesco, ma questi studi sono anche utilizzati dalla psicologia, presi in prestito per capire di più delle caratteristiche al femminile.

Ho trovato la lettura del libro “Le dee dentro la donna” (di Jean S. Bolen) di una bellezza entusiasmante.

Passa in rassegna le divinità mitologiche per comprendere noi stesse e guidare i nostri comportamenti; le nostre dicotomie maschio/femmina, moglie/amante, madre/amante, donna d’affari/casalinga…e via dicendo.

Così ho provato a raffigurare tutte le dee in un’unica immagine, perché a seconda dei decenni in cui viviamo abbiamo più caratteristiche di Afrodite o di Estia, o di Atena o di Era.

che dea sei

 

Entrare in contatto con questo mondo nient’affatto lontano può aiutarci a comprendere perché amiamo vestire con una “corazza” (chi ama mettere sempre la stessa divisa, pantaloni e giacca per esempio – vedi Atena), o perché invece quei pattern sempre tutti fiori romanticissimi con qualche scollatura in più ci chiamano da una vetrina (vedi Afrodite), o forse lo stile preppy un po’ sbarazzino fa capolino a quella giovinezza che vorremmo mantenere (vedi Persefone e la sua leggerezza di figlia).

Ecco,  avere un proprio stile significa interrogarsi su chi siamo e su cosa vogliamo comunicare, lo dico sempre, ma non è così immediato, è una continua ricerca, fatta di prove, errori, sensazioni.

Se volete, è la parte più bella del vestirsi!

E tu, che dea sei??

 

Lessons

rilary souza consulente di immagine torino

Rilary Souza – consulente di immagine Torino

Tutto è partito dalla mia infanzia, avendo già lo stimolo di vestire le mie amiche creando look di tendenza sognando così di collaborare con talenti creativi. Ciò mi ha fatto affascinare dai grandi brand della moda. Ho passato ore a studiare le passerelle delle sfilate di moda, a leggere riviste e a seguire gli influencer […]

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